La serie “Alf”, che ha incantato molti durante la sua trasmissione dal 1986 al 1990, è stata segnata dal destino tragico del suo cast, con polemiche e controversie che contrastano nettamente con la leggerezza della commedia.
Recentemente, la morte di Benji Gregory, che ha interpretato Brian Tanner, il figlio più giovane della famiglia Tanner nella serie ‘Alf’, ha portato alla luce diverse difficoltà affrontate dagli attori. Benji, trovato morto accanto al suo cane in un parcheggio, lottava contro la depressione, il disturbo bipolare e i disturbi del sonno.
Max Wright, che interpretava il padre della famiglia Tanner, è morto nel 2019 dopo una battaglia contro il linfoma. Oltre ai problemi di salute, Wright ha combattuto contro la dipendenza da droghe; l’attore è stato addirittura fotografato mentre fumava crack e dormiva per strada.
Andrea Elson, che ha interpretato la sorella adolescente Lynn Tanner, ha rivelato di aver sviluppato bulimia durante la serie a causa della pressione per mantenere una figura snella. Le tensioni dietro le quinte sono state accentuate dalla complessità delle riprese che coinvolgevano il pupazzo di Alf, con tempi fino a 25 ore per girare un episodio di 30 minuti. Anne Schedeen, la madre nella serie, ha descritto l’ambiente di lavoro come un “incubo” e una “famiglia disfunzionale”.
Paul Fusco, creatore e burattinaio di Alf, è stato coinvolto anche in polemiche. Un video dietro le quinte mostrava Fusco mentre faceva commenti razzisti e abusivi mentre manipolava il pupazzo, suscitando critiche e polemiche.
Fonte: G1 – Globo
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